UNA FAVOLA PACIFISTA
IL CAVALIERE PANCIATERRA
Gilles Bachelet, editrice Il Castoro 2015, albo illustrato.
Impossibile rimanere seri durante la lettura di questo racconto. Altrettanto impossibile è non farsi coinvolgere e catturare dalle illustrazioni traboccanti di particolari che arricchiscono la storia, rendendone la lettura un’ esperienza sempre nuova.
E’ l’ironia la padrona di casa, un’ironia a misura di bambino, che però sa conquistare anche l’adulto e che, con eccellente maestria, viene proposta dall’autore in un gioco di contraddizioni tra il racconto scritto e quello figurato, alla quale l’autore affida il suo messaggio.
Una miscela perfetta che ha fatto ridere e divertire di gusto il mio giovane lettore di casa, con le orecchie tese all’ascolto, ma con gli occhi sempre puntati sulle tavole illustrate a cogliere gli aspetti cominci della vicenda.
In un mondo abitato da chiocciole, tutto inizia una mattina al primo canto del gallo. Senza indugi il cavaliere Panciaterra si alza dal letto al motto di: “Non c’è un minuto da perdere! Non c’è un minuto da perdere!”. C’è la guerra. Già, il suo acerrimo nemico, il cavaliere Cornomolle ha invaso la sua aiuola di fragole e “la questione deve essere risolta con una battaglia sanguinosa e senza pietà”.
Ma ci sono alcune importanti fasi di preparazione prima di partire per la battaglia: fare una frugale colazione, un bagno veloce prima di infilarsi nell’armatura, spedire qualche messaggio….questione di un attimo.
Adesso Panciaterra è pronto per partire…beh, non prima d’aver salutato i suoi piccoli, e giocato un po’ con loro, e aver dato un bacio alla sua mogliettina.
Ora il nostro cavaliere è davvero pronto, può incamminarsi e ancora una volta al motto di “Non c’è un minuto da perdere” si avvia con….passo deciso!
Il suo obiettivo è naturalmente raggiungere il campo di battaglia il più presto possibile; non prima però d’aver soccorso una principessa, aver dato indicazioni ad una bambina, molto conosciuta, che si era persa, e altre tre o quattro faccende che non potevano certo aspettare.
Finalmente il cavaliere Panciaterra arriva al luogo dove si terrà la battaglia. E’ tutto pronto, gli eserciti sono schierati..
Ma si è fatta l’ora di pranzo, e non si può certo combattere con la pancia vuota!
Nè tanto meno rinunciare al pisolino dopo il lauto pranzo.
Insomma, tra una cosa e l’altra, arriva la sera: troppo tardi per ingaggiare una battaglia sanguinosa e senza pietà, com’ era preannunciata. Così, una bella stretta di mano e ci si dà appuntamento all’indomani. Il nostro cavaliere può serenamente far ritorno a casa.
All’ultima pagina e alle ultime righe viene affidata la morale del racconto.
L’autore non rivendica apertamente i suoi intenti pacifisti, ma penso che a noi sia concesso dirlo e ricordarlo ai nostri piccoli: c’è una moltitudine di cose nella vita alle quali non si può rinunciare, eccetto la guerra.
Buone letture!
Eta di lettura 5+.
Prezzo di copertina 15,00 euro.
Pubblicato il 29 febbraio 2016 su mammecreative.it.
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