Aspettando la Befana!
I PANI D’ORO DELLA VECCHINA, Annamaria Gozzi – Violetta Lopiz, Topipittori 2012.
Ci aspettano quattro giorni di intervallo dalle feste prima che giunga l’ultima, ancora una volta tanto attesa dai bambini, festa della Befana!
Lo so, lo so, per noi adulti la festa della Befana segna un pochino il concludersi di un lungo periodo di pranzi, cene e festeggiamenti che alla lunga ci ha stancati quel che basta.
Ma pensate a quello che rappresenta per i bambini questo periodo pieno di novità, regali, parenti e amici che tutti assieme è difficile vedere…significa coccole e più tempo con mamma e papà, nonni e zii..insomma, che più bello non ce n’è!!
Ecco perchè ci tenevo proprio a suggerirvi questa fiaba che sembra giungerci da un tempo lontano, non definito quando le parole avevano il potere avvolgerci completamente. Potrebbe servire per non spezzare la magia di questi giorni e accompagnarvi dritti, dritti alla fine delle feste.
L’editore l’ha inserita nella collana ” Fiabe quasi classiche”, perchè ha il sapore delle storie che si tramandano da sempre. Le autrici riportano alla luce una antica fiaba zigana donandole una profonda poeticità.
«In un paese abbracciato al corso del fiume, dentro una casa bislacca, abitava una vecchia. Si dava ogni giorno un gran daffare per cucinare tante golose pietanze, e poi, la sera, sedeva alla finestra e si cullava allo spettacolo della nebbia che, salendo lentamente dal fiume, inghiottiva ogni cosa. I giorni passavano, uno dietro l’altro, senza che la vecchina della casa bislacca se ne preoccupasse. Ormai era talmente vecchia da aver perso il conto dei suoi anni.»
Inizia così la nostra storia, in un atmosfera fuori dal tempo.
Ma un giorno ecco che qualcuno bussa alla porta della sua casetta “bislacca”. E’ la Morte, altra protagonista della fiaba.
Ma la vecchina non è pronta per andare via con le! Deve ancora preparare il Pane Dolce di Natale per i bambini del paese che tanto attendono! Riesce a convincere la Morte a ripassare. E la Morte, si sa, non attende, così prima del giorno pattuito con la vecchina, si ripresenta alla sua porta.
Ma i profumi, i vapori e i sapori che provengono dalla casetta “bislacca” , stordiscono la Morte la quale è confusa perchè non ha mai conosciuto certe emozioni.
E così, ogni volta che la Morte si presenta alla sua porta, la vecchina riesce a strapparle un po’ di tempo in più per finire tutte le leccornie per la festa, e non lasciare nessuno deluso.
Giunge la notte di Natale, tutto è pronto e la felicità dei bambini è al culmine, persino la Morte, questa volta può gioire e lasciarsi inebriare dal profumo e dal sapore del pani d’oro appena sfornati.
Ma ecco che arriva il momento di andare. La vecchina, serena per aver ancora una volta compiuto il suo dovere, prende per mano la Morte pronta a seguirla, spariscono nella nebbia fitta e di lei non si seppe più nulla.
” Qualcuno dice di averla vista vagare tra i tetti delle case in una fredda notte di gennaio per riempire calze di dolci e torroni. Sembrava proprio lei.”
Noi abbiamo adorato questa storia, dal più piccolo al più grande. E per ciò, in questi giorni di vacanza per molti, tra un’influenza e un virus che, non so voi, ma da noi sono arrivati puntualissimi, volevamo farvene dono!
Buone letture!