URLO DI MAMMA!
Si sa, anche le mamme urlano. Di solito accade quando si arriva al culmine di una situazione; e un’ intera estate da gestire ed organizzare con i propri bimbi potrebbe essere una di queste.
Insomma, non è semplice cercare di accontentare, ascoltare, sostenere e accudire per settimane intere, diciamo pure mesi, h24, dei nanetti che vogliono tutto subito e hanno solo la mamma durante il giorno alla quale chiedere.
“Mamma, guarda!!!” “Mamma, voglio…” “Mamma, dove sei?” “Mamma, come faccio?”…..
“Mammaaaaaaaaaa!!!”
Ecco che allora, quando ti senti chiamare per la ventesima volta in venti minuti (la ventesima, non la seconda o la terza..!), lo senti proprio che sale da dentro e non puoi che assecondarlo e… inesorabile arriva l’urlo!
Assordante, profondo, squassante….e dopo?
Beh dopo, di solito, c’è il silenzio. Obbiettivo raggiunto, forse. Ma quel silenzio è altrettanto assordante delle urla che lo hanno preceduto.
Quella che vi narro è l’esperienza che ho vissuto durante l’estate che ora volge al termine. Lunghissimo periodo, ancora in corso, che ho trascorso interamente con i miei bambini di tre e sei anni. Un’ alternarsi di bellissime giornate, piene di energia e cose da fare, a lunghi, interminabili pomeriggi dove, per diversi motivi, si faticava a tirare sera. Guardando il calendario mi sono resa conto che “il peggio” è passato, che siamo ormai quasi alla vigilia dell’inizio della routine annuale. Ma, assieme ai bellissimi ricordi di un’ estate trascorsa con i miei figli, non posso che fare i conti anche con la fatica e la stanchezza accumulate in questo lungo periodo.
Ricordo molto bene le volte in cui l’urlo di mamma è irrotto nel corso di alcune giornate lunghe e difficili. E poi, ogni volta, faceva seguito un’ irreale silenzio contornato da sguardi increduli e interrogativi. A volte mi stupivo dell’intensità con la quale ero riuscita a riprodurre un urlo così… quasi da mandarli in mille pezzi!
…e mandare in mille pezzi anche me.
Rivedermi nella situazione appena vissuta non mi piaceva affatto e non mi piacevo affatto.
Ancora una volta ho cercato nei libri un aiuto. Ricordavo dell’esistenza di questo piccolo ma strepitoso albo illustrato.
Si chiama proprio “Urlo di mamma” e vuole rassicurare con il suo racconto i più piccini che a volte vivono le urla delle mamme come qualcosa di troppo grande che li spaventa.
Ma questo è sicuramente uno di quei libri scritti per i piccoli che parla ai grandi, e in particolar modo alle mamme.
L’ho letto con loro, abbiamo chiacchierato un po’..e tutto si è ricucito! Proprio come fa mamma pinguino nella storia, raccogliendo i pezzi del suo cucciolo sparsi per il mondo, lo ricuce riportandolo tutto intero.
Vi ho raccontato una parte della mia esperienza di mamma che mette in luce la fragilità e la tanta fatica quotidiana, ma che credo accomuni molte mamme. La condivido volentieri perchè è passando da qui che noi mamme ci rafforziamo e impariamo sempre più a tenere unito tutto, anche quando si va un po’ in mille pezzi.
Buone letture!
Età di lettura: 3+
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Cara Romina…non è corretto! Non è corretto riempire di lacrime gli occhi di una mamma ferma in mezzo al traffico del mattino che cerca nel tuo bellissimo blog una boccata d’aria fresca! Perché, come scrivi, quell’urlo ti riempie e ti fa, dolorosamente, scoppiare…
Sei brava, non c’è che dire! Brava nella selezione dei testi, brava nelle modalità con cui li proponi sul blog…BRAVA!