MAMMA DAL PRIMO BATTITO.
CANTI DELL’ATTESA
Sabrina Giarratana – Sonia Maria Luce Possentini, Il Leone Verde editore 2015, albo illustrato.
Quando questo libro uscì nelle librerie, intorno alla fine dell’anno scorso, era già lontano per me il ricordo della seconda gravidanza, era ormai acqua passata, pensai. Fui quindi molto sorpresa nel ritrovarmi così coinvolta e così immersa nella lettura di quei versi. Riaffiorarono in me ricordi e sensazioni che credevo lontani. Ventuno meravigliosi canti per celebrare l’attesa più grande, la maternità che è già realtà anche se non la si vede, ma la si può ascoltare. Ventuno splendide tavole illustrate per vivere con gli occhi ciò che i versi sanno evocare e cantare.
canto del primo battito
Oggi il mio cuore canta il tuo cuore
Canta in silenzio un canto interiore
Canta la vita e canta l’attesa
La meraviglia e la sorpresa
Battito ascolto, battito voce
Cuore raccolto, cuore veloce
Cuore risponde a cuore che chiama
Canto si fonde, battito ama.
La grande scoperta arrivò da qui, da quel momento, da quel primo suono, noto, consueto, ma che apparteneva a qualcun’altro, anche se dimorava in me: era il battito del nostro bambino. E da lì si fece strada la consapevolezza di non essere più sola. In qualunque posto, qualunque cosa facessi.
Ecco si parte, inizia l’attesa, lunga, a tratti difficile, fatta di alti e bassi, di nausee, crampi e preoccupazioni. Ma anche di emozioni forti, aspettative, desideri ed entusiasmo. E per una come me, vi assicuro che l’attendere e il pazientare non sono stati una passeggiata! Ma ho imparato, ed stato merito della pancia.
canto della pazienza
Ci vuole tempo, tempo per fare
L’opera è grande, devo aspettare
Ci vuole un lungo lavoro attento
Perchè si arrivi a compimento
Ad aspettarti io sto imparando
E sarai tu che decidi quando
Devo lasciare la porta aperta
La mia pazienza è una scoperta.
Ma questo lungo tempo ha le sue tappe che vengono tutte cantate in questo piccolo capolavoro di dolcezza e poesia. Il canto della paura e Il canto delle domande danno voce all’incertezza e al senso di inadeguatezza sempre in agguato nel corso delle lunghe settimane di gestazione. Che fosse la prima o la seconda gravidanza, ricordo che la paura perchè tutto andasse per il meglio e il timore di non essere all’altezza erano sempre in agguato, così come le molteplici domande alle quali mai saprò dare risposta.
Poi però ci si lascia andare al rapporto intimo con il proprio bimbo, ancora sconosciuto, ma così presente. Una relazione che matura con il tempo e lui che cresce dentro la pancia. Inizia un dialogo silenzioso e intenso, l’inizio di una complicità futura.
canto del raccoglimento
Serve la forza e l’energia
Serve la tua, serve la mia
Serve non fare e conservare
Serve trovare e non cercare
Serve il silenzio, ci serve accanto
Serve restare in raccoglimento
Serve il respiro, serve il mio canto
Che riconosci come strumento.
Poi, così tanto atteso e pur inaspettato, come onde impazienti e potenti, un mare in tempesta (canto delle onde in arrivo), arriva il momento di prepararsi all’ultima fatica. Il parto, l’ultimo viaggio di questa traversata, un salto attraverso un onda altissima (canto dell’attraversamento) che in quel momento ha una destinazione ignota. Ma adesso che il viaggio è terminato, la meta è raggiunta, è il momento della gioia, dell’amore…del primo respiro.
canto del primo respiro
Primo respiro, lieve e profondo
Sei benvenuto in questo mondo
A respirare in questa tua vita
Alito fresco sulle tue dita
Senti il respiro di alberi e fiori
Respira dentro respira fuori
Respira il seme, respira il frutto
E il tuo respiro si unisce a tutto.
Vorrei che fosse un tenerissimo e affettuoso dono per tutte le mamme in attesa che ancora non si sentono tali, ma che già possono esserlo! E a tutte le altre mamme che già conoscono e sempre ricordano.
Buone letture!
Articolo visualizzato:2.563 volte