“Sono Antoine…e tu come ti chiami?” “Volpe”.
La semplicità che cela una straordinaria profondità, il ritmo soave del racconto che invita a lasciasi incantare dalle immagini, e quest' ultime, che ci avvolgono e catturano abbandonandoci nel luogo della storia, dal quale ad un certo punto bisogna far ritorno. Beh, come raccontare tante emozioni in poche righe? Forse Filippo ci è riuscito meglio di me quando, con una frase alla fine della lettura, mi ha detto: “ Ecco, hai visto mamma? Meno male che l'aviatore ha curato la volpe, così ora lei sa che non siamo tutti cattivi!”. E dentro quel…continue reading →